Powell Sonarè

Flatterzunge

New member
28 Gennaio 2021
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Un caloroso saluto a tutti!
Sono un giovane insegnante e spesso mi rendo conto di ignorare ancora molte cose, tra queste la capacità di scegliere uno strumento affidabile per i ragazzi che mi vengono affidati. Nella categoria dei flauti intermedi spunta proprio il Sonarè (nello specifico il 705) che mi è capitato di provare ultimamente e devo dire che non mi è parso malaccio, soprattutto considerando il prezzo di vendita che mi è stato proposto. Per questo volevo sapere da qualcuno più esperto (magari un tecnico riparatore) se può essere una buona scelta acquistare oggi un Sonarè e se le voci sul rapido deterioramento di meccanica/tamponatura sono vere.
 
Un caloroso saluto a tutti!
Sono un giovane insegnante e spesso mi rendo conto di ignorare ancora molte cose, tra queste la capacità di scegliere uno strumento affidabile per i ragazzi che mi vengono affidati. Nella categoria dei flauti intermedi spunta proprio il Sonarè (nello specifico il 705) che mi è capitato di provare ultimamente e devo dire che non mi è parso malaccio, soprattutto considerando il prezzo di vendita che mi è stato proposto. Per questo volevo sapere da qualcuno più esperto (magari un tecnico riparatore) se può essere una buona scelta acquistare oggi un Sonarè e se le voci sul rapido deterioramento di meccanica/tamponatura sono vere.

Non ho mai avuto un Sonarè, però ti posso dire che di Powell non hanno nulla. I Powell sono flauti di tutto rispetto (anche se purtroppo fuori dal mio budget).
La tamponatura dei Sonarè è molto tracciata (quindi poco affidabile nel tempo) e la meccanica rumorosa (con rischio che si blocchi se non revisionata a dovere), comunque io proprio non mi ci trovavo per nulla proprio a livello di ergonomia.
Questo lo so perchè al momento di scegliere il mio ultimo flauto sono stato da Musica Doc ad Imola (sono stati esclusivisti Powell per molti anni in Italia) e ho fatto molte prove proprio tra Powell Sonarè e vari Briccialdi che avevano lì in laboratorio. Qualità neppure paragonabile tutta a favore della Briccialdi.
Se poi metti anche che in Italia vendono all'ingrosso a prezzi assai inferiori, allora come flauto in argento per i tuoi alunni ti consiglio di dare un'occhiata al modello 7714.
Lo prendi anche a meno di 2000 Euro (e lo puoi persino personalizzare con testate di vario tipo).
 
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Confermo! Tutti i flauti costruiti in Cina (o Taiwan che dir si voglia) hanno questo grave problema della tamponatura. Cercano la strada più semplice installando tamponi morbidissimi oppure cercano di installare quelli più duri ma lavorano di fretta o senza un vero controllo qualità.
Comunque fino ad un budget di 3000 Euro (flauti da studio e semi-professionali in argento) vai ad occhi chiusi con la Briccialdi. Il rapporto qualità/prezzo è sbalorditivo. Non troverai mai flauti di qualità superiore a questi prezzi.
Mentre sopra i 3000 Euro bisogna già iniziare a fare le dovute valutazioni e prove in base ai propri gusti.
 
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Grazie per le vostre risposte, il confronto porta sempre ad una crescita. Io suono un Powell Conservatory e confermo che si tratta di due flauti di natura completamente diversa, però è altrettanto cristallino che si trovano in due fasce di prezzo abbondantemente differenti. Il Sonarè che ho provato l'ho trovato accettabile, considerando che avevo tra le mani un flauto propostomi a poco più di 2000€ (in verità ne ho provato solo uno, così per curiosità; magari è proprio quell'unico modello che statisticamente riesce ad uscire dalla fabbrica col minor numero di problemi). Per quanto riguarda i Briccialdi, ne leggo ogni bene ma ad oggi non ho avuto la possibilità di provarne nemmeno uno, devo senza dubbio rimediare.
 
Specifico meglio: non voglio dire che i Sonarè non suonino. Comunque sono dei flauti che anche se daranno problemi in futuro, sono costruiti con criterio ed in mani a buoni riparatori esperti, diventano flauti che possono andare avanti per moltissimi anni.
Quello che non mi va giù è la strategia di marketing di queste aziende che mira a guadagnare fasce di mercato più economiche sfruttando il nome di un brand altisonante come Powell. L'inesperto che si lascia abbindolare magari pensa di acquistare un Powell mentre in realtà compra un flauto cinese (seppur di discreta fattura) che i tecnici Powell non controllano neppure lontanamente, altrimenti non vedrei certe tecniche costruttive grossolane e problemi che avrebbero potuto risolvere tranquillamente in fase di assemblaggio o di controllo qualità (dimostrazione che tra tutti i vari passaggi neppure il negoziante si accorge di cosa sta vendendo).
Parlo di tolleranze meccaniche (che in poco tempo provocano bloccaggi tra le chiavi, quindi non subito), di giochi tra le chiavi, qualità della feltratura e della tamponatura.
Stessa cosa dicasi per l'Haynes Amadeus (vabbè che ormai tutta l'Haynes è stata acquistata dai cinesi).

È un po come se per far vendere più automobili alla Fiat si decidesse di lanciare sul mercato la Ferrari 500 a 30mila Euro. Ci sarebbe da rabbrividire, vero?
Ecco, io rabbrividisco a vedere il Powell Sonarè o l'Haynes Amadeus. È più forte di me. Flauti che vengono venduti a 2500 Euro solo per il marchio che hanno inciso, ma che ne valgono 1000 Euro. Non sono da buttare, ma decisamente sopravvalutati per quel prezzo.
 
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Ho compreso il tuo discorso, sicuramente il problema della massificazione e conseguente trasferimento di risorse verso i paesi orientali non poteva lasciare fuori la produzione degli strumenti musicali. Dispiace constatare ciò ma questo è il mondo in cui ci troviamo oggi. A noi l'ingrato compito di trovare sempre il meglio per i giovani che si affacciano per la prima volta ad acquisti "importanti" e che possano avere meno grattacapi possibili negli anni successivi all'acquisto. Grazie ancora per i preziosi suggerimenti.