Density 21.5

  • Autore Discussione Autore Discussione Kim
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Kim

Member
5 Novembre 2022
7
0
Buonasera.
Sto lavorando ad una tesina che confronta Syrinx di Debussy e Density 21.5 di Varese usandoli come esempi di confronto tra compositore ed esecutore.
Entrambi i brani sono dedicati a due flautisti nello specifico ed addirittura Density ad uno strumento in particolare.
Generalmente il compositore si relaziona con l'interprete richiedendo con rigore precise articolazioni ed ornamenti. Quindi in netto contrasto con l'improvvisazione dell'epoca barocca.
A questo proposito noto che Syrinx ci sono poche indicazioni sulla partitura e potrebbe essere soggetto a varie interpretazioni. Ma non ho molta familiarità con Density 21.5, anche se so che esistono dei paletti molto rigidi.
C'è un modo generalmente ritenuto "giusto" di suonare Density oppure c'è un'interpretazione elastica (con il tempo "tira e molla") non indicato come in Syrinx?
 
Non ti so rispondere nel dettaglio, però confermo che Density ha indicazioni di tempo più precise al quale attenersi in modo più rigoroso.
Aspetto anch'io di saperne di più da qualcuno più esperto di me
 
Buonasera.
Sto lavorando ad una tesina che confronta Syrinx di Debussy e Density 21.5 di Varese usandoli come esempi di confronto tra compositore ed esecutore.
Entrambi i brani sono dedicati a due flautisti nello specifico ed addirittura Density ad uno strumento in particolare.
Generalmente il compositore si relaziona con l'interprete richiedendo con rigore precise articolazioni ed ornamenti. Quindi in netto contrasto con l'improvvisazione dell'epoca barocca.
A questo proposito noto che Syrinx ci sono poche indicazioni sulla partitura e potrebbe essere soggetto a varie interpretazioni. Ma non ho molta familiarità con Density 21.5, anche se so che esistono dei paletti molto rigidi.
C'è un modo generalmente ritenuto "giusto" di suonare Density oppure c'è un'interpretazione elastica (con il tempo "tira e molla") non indicato come in Syrinx?

Density è considerato l'anti-Syrinx per eccellenza, in quanto lo strumento classico conosciuto come "la belle flûte francese"- le cui caratteristiche principali erano la rotondità del suono e la sensualità- viene da Varese profondamente destrutturato e ritrasformato in quelle che saranno le potenzialità dinamico-timbriche del flauto nella musica contemporanea. Una corretta esecuzione dovrebbe prendere alla lettera i due tempi metronomici e le dinamiche indicate ( tanto nel PPP che nel FFF nelle gravi) ; le dinamiche hanno qui la stessa importanza delle altezze e del ritmo (come un'apertura verso quello che sarà il serialismo integrale).
Sarebbe ottimo evitare un uso eccessivo del vibrato, specialmente nel piano, per enfatizzare il carattere del brano.
 
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Assolutamente confermo quanto detto da @Muziek e @H.G.Gadamer .
Il brano richiede al flautista assoluto rigore. La divisione ritmica e dinamica dev'essere eseguita scrupolosamente.
Varèse scrive nel 1963 alla flautista americana Betty Bang: "Per favore...si attenga alle dinamiche indicate. Lo dica ai suoi allievi...". "Mi piace molto l'idea di eseguire il pezzo nella semioscurità e non sul palco, ma proprio in mezzo all'auditorium". Sempre Varèse da anche alcune indicazioni per l'analisi:
"Malgrado il carattere monodico di Density 21.5, il rigore della sua struttura è chiaramente definito dal piano armonico che lo sviluppo ella melodia ha cura di precisare e di denunciare. Density 21.5 è basato su due brevi idee melodiche: la prima (la figura di due semicrome in battere ed una croma in levare) su un ritmo binario, modale, che apre la composizione e la conclude; la seconda (il ritmo di terzina che si sviluppa su un intervallo di quarta eccedente) su un ritmo ternario, atonale, che infonde la propria elasticità ai brevi sviluppi che si inscrivono tra le successive ripetizioni della prima idea"
 
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Da un articolo di Emilio Galante.

"Nell'intero brano si realizza un processo di allargamento sistematico dello spazio sonoro, che si sviluppa attraverso un progressivo espandersi degli intervalli in un processo dal carattere declamatorio, che ha luogo in maniera non prevedibile, alternando inaspettatamente momenti allargamento ad altri di stasi.
La prima parte del brano si sviluppa tutta nel registro medio-basso del flauto con due isolate escursioni al Mi5 e al sol5 ed una prevalenza di intervalli corti, di seconde maggiori o minori: nelle prime tre battute il fa3 iniziale giunge quasi con un'ansiosa e cromatica fatica al sol3; dopo una ripetizione variata della prima frase la terza frase si allarga fino al do4 (bb 6-8), le battute 9-10 si fermano staticamente sul reb4-do4, mentre b. 13 risale fino al mi5. Dopo l'isolato interludio percussivo (bb. 24-28), nella seconda parte il flauto si muove nei registri estremi, sfruttando intervalli più ampi e consonanti (quinte, seste maggiori e terze minori).
Dopo la falsa ripresa di b.41, il picco estremo nel registro acuto è a bb. 46-50, in un reiterato e statico brancolare fra si5 e re6 (nota estrema nella letteratura flautistica anteguerra). Lo spaio sonoro viene poi per cosi dire occupato interamente , dal do3 al si5 (sena arrivare all'atteso re6) nell'espressiva sezione finale (nn. 53-61) che confrontata con le battute iniziali dimostra in maniera evidente i processi di espansione ai quali è stato sottoposto il materiale di partenza"
 
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Grazie a tutti per le preziose informazioni. Se altri riuscissero a segnalarmi materiale di studio sul confronto tra Syrinx e Density, sarebbe altrettanto magnifico :)