Salve a tutti!
Spero di non attirarmi le ire ed i fulmini di Giove
Sono un sassofonista che ha deciso di aggiungere il flauto agli strumenti suonati, in un progetto di lungo termine, dato il tempo libero forzato in questo periodo.
Suonando dal basso al sopranino, con imboccature molto aperte, sono abituato a "muovere" grandi masse d'aria a notevole pressione, incontrando una discreta resistenza.
Conscio che il flauto sia un altro strumento (come se suonassi l'arpa), sono partito dal basso, 15gg solo di testata, come tutti sembrano consigliare.
La cosa più difficile è stato imparare a soffiare senza incontrare resistenza ed allungare la durata del soffio, rendendo efficiente il foro di uscita dalle labbra.
Avendo come guida il suono, alla fine ho ottenuto un ottimo controllo e suono a testata aperta, un po' meno a testata chiusa. È ancora un pochino breathy e meno risonante della testata aperta, ma dovrei essere sulla buona strada.
Il problema sorge inserendo il resto del flauto. Dovrebbe essere uno Yamaha 221 (non trovo il modello stampigliato): ad ogni modo è a chiavi chiuse e Mi snodato, trombino discendente (ovviamente) solo al C
Mantenendo la stessa impostazione le note svaniscono oppure il soffio è predominante nel timbro (cosa che non ho pressoché più con la sola testata). Decenti, e non sempre, sono G,A,B,C ottava inferiore. Ottava superiore non pervenuta, tetrade inferiore non identificata.
Se è una cosa normale, ok. Continuo a studiare.
L'ho acquistato usato e, quindi, vorrei escludere problemi tecnici. Purtroppo non conosco flautisti in zona e non ho riparatori cui chiedere di dare un'occhiata.
Il metodo che uso coi sax, lampada di ispezione, non funziona con i tamponi in vescica, che sono traslucenti e, perciò, non consentono di identificare le perdite con la luce.
Spero di non attirarmi le ire ed i fulmini di Giove

Sono un sassofonista che ha deciso di aggiungere il flauto agli strumenti suonati, in un progetto di lungo termine, dato il tempo libero forzato in questo periodo.
Suonando dal basso al sopranino, con imboccature molto aperte, sono abituato a "muovere" grandi masse d'aria a notevole pressione, incontrando una discreta resistenza.
Conscio che il flauto sia un altro strumento (come se suonassi l'arpa), sono partito dal basso, 15gg solo di testata, come tutti sembrano consigliare.
La cosa più difficile è stato imparare a soffiare senza incontrare resistenza ed allungare la durata del soffio, rendendo efficiente il foro di uscita dalle labbra.
Avendo come guida il suono, alla fine ho ottenuto un ottimo controllo e suono a testata aperta, un po' meno a testata chiusa. È ancora un pochino breathy e meno risonante della testata aperta, ma dovrei essere sulla buona strada.
Il problema sorge inserendo il resto del flauto. Dovrebbe essere uno Yamaha 221 (non trovo il modello stampigliato): ad ogni modo è a chiavi chiuse e Mi snodato, trombino discendente (ovviamente) solo al C
Mantenendo la stessa impostazione le note svaniscono oppure il soffio è predominante nel timbro (cosa che non ho pressoché più con la sola testata). Decenti, e non sempre, sono G,A,B,C ottava inferiore. Ottava superiore non pervenuta, tetrade inferiore non identificata.
Se è una cosa normale, ok. Continuo a studiare.
L'ho acquistato usato e, quindi, vorrei escludere problemi tecnici. Purtroppo non conosco flautisti in zona e non ho riparatori cui chiedere di dare un'occhiata.
Il metodo che uso coi sax, lampada di ispezione, non funziona con i tamponi in vescica, che sono traslucenti e, perciò, non consentono di identificare le perdite con la luce.