C'è bisogno del mignolo?

Mannis

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11 Settembre 2020
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Sono un principiante e suonicchio la tromba. Adesso mi sto dedicando al flauto.
Per suonare il Do-Si-La-Sol le varie diteggiature che trovo on line dicono di premere anche il mignolo della mano destra.
Però ho notato che ci sono tanti tasti aperti tra il Sol ed il mignolo della mano destra. Inoltre sento che non c'è alcuna differenza di suono tra il premere ed il non premere il mignolo.
Quindi teoricamente potrei anche fare a meno di premere il mignolo?
 
assolutamente si!! Va tenuto abbassato.
Mi vengono i capelli dritti ogni volta che un alunno (e sono parecchi) fa il tuo errore.
Teoricamente è come dici tu...c'è una minima differenza d'intonazione o di suono. Però il mignolo è assolutamente indispensabile per mantenere una corretto bilanciamento dello strumento. Inoltre con il mignolo abbassato (la relativa chiave si apre), il suono sfoga meglio. Magari adesso non te ne accorgi, ma in seguito lo sentirai, soprattutto se suoni forte.
Finchè fai note lentamente, magari riesci anche a barcamenarti. Ma poi quando i brani si fanno più impegnativi, non riuscirai più a suonare. Ed a causa del difetto d'impostazione, sarà molto più difficile riabituarsi.
Quindi il mio consiglio è di sforzarti un po di più adesso a tenere abbassato il mignolo, ma ne guadagnerai in seguito.
 
assolutamente si!! Va tenuto abbassato.
Mi vengono i capelli dritti ogni volta che un alunno (e sono parecchi) fa il tuo errore.
Teoricamente è come dici tu...c'è una minima differenza d'intonazione o di suono. Però il mignolo è assolutamente indispensabile per mantenere una corretto bilanciamento dello strumento. Inoltre con il mignolo abbassato (la relativa chiave si apre), il suono sfoga meglio. Magari adesso non te ne accorgi, ma in seguito lo sentirai, soprattutto se suoni forte.
Finchè fai note lentamente, magari riesci anche a barcamenarti. Ma poi quando i brani si fanno più impegnativi, non riuscirai più a suonare. Ed a causa del difetto d'impostazione, sarà molto più difficile riabituarsi.
Quindi il mio consiglio è di sforzarti un po di più adesso a tenere abbassato il mignolo, ma ne guadagnerai in seguito.
Segnalo che Galway e Debost non sono della stessa idea, consigliando l'uso infrequente del mignolo della mano destra. Si consultino i testi:
- Michel Debost "Il flauto semplice dalla A alla Z" - Milano, 2009 - edizioni Curci
- James Galway "Flute" - Londra, 1982 - Macdonald & Co.
 
Confermo che Debost dice che in alcuni passaggi critici, alzare ed abbassare il mignolo della mano destra può risultare più dannoso che utile (alcuni passaggi difficili rallenta l'esecuzione o crea tensioni inutili) o in altri casi, per ragioni timbriche , preferisce tenerlo alzato. Ma sottolinea che non è una scelta "politically correct". Penso si riferisca ad un'astuzia da utilizzare in sede di perfezionamento e comunque i principianti devono assolutamente imparare a tenere abbassato quel dito.
Dice anche che il mignolo non deve essere considerato come un vero punto di appoggio. Però continuo ad essere convinto che si rivolga ad una platea di professionisti che con il flauto già sanno fare le piroette. Un principiante (soprattutto se in una fascia d'età 8-12 anni) ha bisogno di controbilanciare lo strumento anche con il mignolo (senza forzare ovviamente). Pensiamo alle note Do-Si...Do# . Senza il mignolo della mano destra il flauto inizierebbe a roteare pericolosamente rendendo il tutto instabile.
 

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Per l'appunto specifica che il mignolo è indispensabile per raggiungere la perfetta stabilità su determinate note.
Mi trova perfettamente d'accordo quando dice che il mignolo non va usato come punto d'appoggio principale (immagino alcuni studenti che letteralmente ci si aggrappano sopra, o spingono in modo esagerato così come spesso si aggrappano alla meccanica) e bisognerebbe concentrare l'appoggio soprattutto sulle dita che non eseguono note in modo da essere anche in grado di mantenere il flauto senza l'ausilio del mignolo. Ed anche quì mi trova d'accordo, però è praticamente fuori dalla realtà che un principiante riesca a mantenere un buon bilanciamento del flauto senza il mignolo quando esegue note che si emettono solo con la mano sinistra (Do-Si-La-Sol)
 

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Per il principiante è utile imparare le posizioni con il mignolo della mano destra abbassato, ma poi, secondo la lezione di Debost, è necessario liberarsene capendo che la stabilità viene (come anche affermato da Galway) dall'appoggio al mento, dall'indice della mano sinistra e dal pollice della mano destra.
Per maggior chiarezza riporto la traduzione italiana del passo che hai postato.

"Oggi come ieri, la tradizione insegna che il mignolo destro deve essere sempre appoggiato (cioè provocare l'apertura della chiave Re#/Mib), salvo che per il Re1 e Re2 e qualche diteggiatura alternativa nell'acuto. Il risultato è una posizione impacciata di tutta la mano, con un mignolo quasi deformato da un'enorme pressione. Anche se il mignolo dà un apporto parziale alla stabilità, è bene che i giovani flautisti capiscano che la maggior parte di essa dipende dalle dita che non danno note, quindi la prima falange dell'indice sinistro e il pollice destro. Penso che il mignolo non debba tenere il flauto, in quanto la sua rigidità è di grande ostacolo alla destrezza della mano, e vi ricordo che è assolutamente indispensabile solo per sei note ... (n.d.r. qui viene riportato il rigo musicale con le note mib delle tre ottave, mi naturale della prima e seconda ottava e la della terza ottava) ... Una buona obiezione potrebbe essere: "E se una o l'altra mano (o braccio) spingesse con troppa forza? ...". Questo in effetti può succedere ed è per questo che parliamo di equilibrio tra le due mani, come quando portiamo una tazza di zuppa bollente: i nostri riflessi innati rendono uguali le forze reciproche in modo che il liquido resti in piano. Ma a volte possono verificarsi degli incidenti, così come quando si suona il flauto. Stabilità non vuol dire rigidità, e il percorso didattico inizia con la coscienza dei problemi. Segue l'educazione dei riflessi, in modo che la forza esercitata nei punti di stabilità (punti d'appoggio) non nuoccia all'azione delle dita che producono le note (primo tra tutti il Piccolo diavolo n. 2 ... n.d.r. ossia il mignolo destro ...). Possiamo dire, quindi, che di stabilità non ce n'è mai abbastanza."
pagg. 115 e 116 dell'edizione italiana (ed. Curci)
 
Mannis chiede se teoricamente può suonare il do, si, la e sol senza mignolo della mano destra. La risposta, parlando teoricamente, è si. Va avvisato però che come principiante, potrebbe avere delle difficoltà a mantenere il flauto e di conseguenza ad avere impatti negativi sull'imboccatura. Così può aiutarsi con il mignolo della mano destra, ma sapendo che non è questo a dare la stabilità e che quindi potrebbe sbarazzarsene appena possibile.
Personalmente ho imparato a suonare tenendo abbassato il mignolo della mano destra ed oggi (avendo assunto l'abitudine) tendo ad usarlo. Ma ho imparato ad appoggiarlo con la minima pressione, se non addirittura ad eliminarlo. Raggiunto un più alto livello di maturità strumentale, ho imparato a bilanciare tutta la postura in maniera armoniosa ed anche a reggere il flauto senza mignolo destro. Anzi, in certi passaggi veloci è utile non appoggiare il mignolo destro, senza avere decremento in stabilità e sonorità. In particolari situazioni e ai fini della stabilità è possibile sostituire il mignolo destro con altre dita come ad esempio l'anulare destro sulla chiave del fa#, l'indice destro sulla chiavetta del sib, il mignolo sinistro sulla chiave del sol# o addirittura sul tubo sotto la chiave del sol# (come ha insegnato Debost o si vede in alcune fotografie di Rampal).
 
Sono d'accordo solo in parte. Teoricamente è possibile nel senso che comunque il professionista riuscirebbe a suonarle con intonazione perfetta e senza perdita di equilibrio.
Però, sempre teoricamente, il professionista potrebbe avere problemi di stabilità nel suonare quelle stesse note ( Do,Si,La e Sol) senza mignolo. Soprattutto quando si arriva al Do c'è il rischio che il flauto giri verso dentro producendo un'intonazione instabile.

Perchè privarsi di questa sicurezza in più? Se per un motivo o per un altro si perde l'equilibrio, non ci sarà nulla che impedisca al flauto di roteare verso l'interno (mentre avendo il mignolo sul tasto sarà più semplice ripristinare il tutto). Magari mi dici che sei così sicuro che non accada e per fortuna non accadrà mai. Però teoricamente è possibile! Fosse anche una probabilità su 1000!

Debost dice semplicemente che non occorre premere in modo eccessivo sul mignolo (sta all'insegnante poi correggere l'allievo) in quanto per il sostegno del flauto la parte principale la fanno mento, falange dell'indice e pollice mano destra. E dice anche che in alcuni passaggi è meglio toglierlo.
 
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Vi ringrazio tutti per le risposte :)

Vi dico l'esperienza che sto avendo io (quindi dal punto di vista del principiante):
1) ammetto che abbassare ed alzare quel dito è un gran casino!
2) generalmente tendo ad abbassarlo naturalmente quando eseguo le note Do Si La Sol
3) tendo ad alzarlo quando eseguo le note con la mano destra. Credo sia un problema anatomico della mia mano. Non riesco ad articolare bene ed in modo indipendente le dita della mano destra (soprattutto mignolo, anulare, medio). Però i problemi d'intonazione, da quanto ho capito, arrivano proprio non usando il mignolo facendo le note con la mano destra (Fa Mi Re).
 
Vi ringrazio tutti per le risposte :)

Vi dico l'esperienza che sto avendo io (quindi dal punto di vista del principiante):
1) ammetto che abbassare ed alzare quel dito è un gran casino!
2) generalmente tendo ad abbassarlo naturalmente quando eseguo le note Do Si La Sol
3) tendo ad alzarlo quando eseguo le note con la mano destra. Credo sia un problema anatomico della mia mano. Non riesco ad articolare bene ed in modo indipendente le dita della mano destra (soprattutto mignolo, anulare, medio). Però i problemi d'intonazione, da quanto ho capito, arrivano proprio non usando il mignolo facendo le note con la mano destra (Fa Mi Re).
Se fossi mio allievo, non ti farei molti problemi. Grosso modo quello che fai va bene. Da un punto di vista dell'intonazione non c'è problema se esegui il fa senza mignolo; per fare il re sei costretto ad eliminarlo; mentre per il mi è bene abbassarlo (il passaggio mi - do è visibilmente scompensato quando non si pone il mignolo nella posizione del mi).
Per risolvere il problemi di mobilità delle dita, cerca di rimanere rilassato. Puoi fare un piccolo esercizio di indipendenza. Poni la mano sul tavolo a palmo in giù, poi alza e abbassa un dito alla volta lasciando le altre abbassate. Lo stesso esercizio può essere svolto mettendo in movimento 2, 3 o 4 dita alla volta (la cosa è più difficile quando le dita che si muovono non sono vicine, ma separate da altre che rimangono ferme).
Sul flauto invece, l'esercizio da farsi è quello di alternare due posizioni molte volte, prima lentamente poi sempre più velocemente (usa il metronomo) oppure di alternarle con ritmi diversi.