Nagahara inizia la carriera proprio come costruttore di testate. E devo dire che sono molto buone!! Riguardo l'extended riser (è brevettato), apporta dei benefici. In pratica il pozzetto ("riser" in inglese) ha un prolungamento fino ad arrivare a coprire parzialmente anche un tratto della superficie superiore, dove si trova la boccola. Quindi non occupa solo la parte interna (il pozzetto) ma anche la parte superiore dove si infrange l'aria. Il vantaggio è che se per esempio acquisti una testata Nagahara in argento, con pozzetto 14kt, avrai in 14kt anche la parte di boccola (lo spigolo esterno, dove va a finire l'aria emessa dall'esecutore).
Riguardo invece la meccanica dei flauti Nagahara (parlo dei nuovi modelli) è una pinless di derivazione Brogger, quasi identica a quella dei flauti Briccialdi professionali.
Quindi non come quella dei Brannen, dove c'è un unico perno che va da parte a parte, e sfilando il perno vengono via tutte le chiavi, ma ha i due perni, si leva prima uno viene via il Do..etc.. e poi l'altro.
È indubbiamente una buona meccanica. Una volta assestata, non si sregola. Poi ovviamente, come per tutti i flauti, va provato.
Riguardo i tamponi, usano i Triad. Io continuo a preferire gli Straubinger, per me i migliori in assoluto (ovviamente solo se montati bene e da personale qualificato, altrimenti fanno solo danni!). I Triad sono essenzialmente degli Straubinger (almeno il principio costruttivo è lo stesso) un po più rigidi e rumorosi.
Il suono è molto "pesante". Può piacere oppure no. Ci sono opinioni discordanti, ma è nella logica dei flautisti
