Maestrissimo Nick, non bastano mai i tuoi suggerimenti sai...


..??? vado a rispondere item_by_item ===
1. ottimo consiglio quello di attaccare col solo soffio, e ancora più ottimissimo

geek:


) consiglio quello di usare prima le labbra semiaperte e poi avvicinarle, infatti il suono diventa meno anemico specialmente per Re-Do#-Do e Si grave


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2. sto provando a registrarmi e ti devo dire che se suono mi pare che la cosa non vada male, ma
se mi ascolto dopo BRRRR ORRRRORE 


e quindi non ripeterò all'infinito quelle note come finora ho fatto .... ink@zzandomi non poco per la NON-riuscita ....
3. conosco solo di nome quel "De la sonoritè" perchè ora sto usando il
Trevor Wye (quel tomo grosso in inglese) .... ma se mi dici che quel Moyse va meglio magari lo procuro ....
4. ecco, l'ultimo punto mi fa sorgere un dubbio 1 po' scemo e 1 po' ingenuo ===
sui gravi il fiato mi dura molto meno, ovvero i 30" che tengo fermo il Si diventano 10" col Do... è normale? oppure ho le traveggole? lo scopriremo.... bye
Registrarsi è un'ottima cosa perché ci si rende coscienti di quello che effettivamente facciamo. Il suono riprodotto non è mai come quello ascoltato dal vivo, ma possiamo avere un'idea abbastanza vicina a quello che ascolterebbe il pubblico (il suono percepito mentre si suona non è quello udito dall'ascoltatore). Tra l'altro mentre suoniamo dobbiamo pensare a più cose contemporaneamente e l'attenzione sull'ascolto del suono si abbassa, mentre se dobbiamo solo ascoltare possiamo sentire tutte le più piccole variazioni. E' normale quindi spaventarsi quando ci si riascolta ed è importante non abbattersi. Per aiutare l'autostima si può procedere in questo modo: 1) mi registro e riascoltandomi capisco ciò che non va o che non mi piace; 2) faccio seguire un periodo di studio mirato sulle mie lacune (senza registrarmi); 3) poi mi registro nuovamente e confronto le due registrazioni. Se ho fatto un piccolo miglioramento, capisco che il mio studio è stato proficuo e contento, insisto nel mio lavoro.
L'ascolto è fondamentale. Qualcuno diceva che non si suona con le dita ma con le orecchie. Perciò abituiamoci ad ascoltare sempre; ciò ci permetterà di migliorare, di acquisire musicalità e fare bene la musica d'insieme. L'accordatore in certe situazioni può andar bene, ma il più delle volte l'intonazione si affina con l'ausilio dell'ascolto.
Per quanto riguarda i testi, ritengo che questi siano uno strumento-guida e che quindi può esserne adottato uno o l'altro, o addirittura nessuno (se si sa cosa fare). Non è eseguendo gli esercizi di un autore o di un altro che si impara, ma affrontando questi esercizi nel modo giusto, in maniera propedeutica ed allenante. In ogni caso il "De la sonoritè" di Moyse è uno di quei libri che ciascun flautista dovrebbe avere nella sua biblioteca.
Infine, è normale che sui suoni bassi si abbia una perdita di resistenza nell'emissione perché queste note necessitano di maggiori quantità d'aria e sono prodotte dovendo mettere in vibrazione colonne d'aria più lunghe. Quando l'efficienza dell'imboccatura è migliorata, si disperde meno aria ed è meno faticoso produrre le note gravi, che possono essere tenute più a lungo. Cerca dunque di non avere le labbra troppo aperte (per non disperdere aria) e trova la tua imboccatura migliore. Poi puoi fare questo esercizio su più sessioni (passa alla fase successiva solo quando esegui facilmente il punto precedente).
Sessione 1 - inspiro per due secondi, emetto la nota per quattro secondi
Sessione 2 - inspiro per due secondi, emetto la nota per sei secondi
Sessione 3 - inspiro per due secondi, emetto la nota per otto secondi
E così via (raggiungi e supera il tuo massimo).
Mi raccomando di rimanere rilassato: spalle giù, inspirazione profonda (deve naturalmente propendersi l'addome), inspirazione silenziosa (con la bocca). E' necessario che la nota mantenga il suo volume, intonazione, timbro e pulizia per tutta la durata (quindi ascolta bene). Quando sarai più avanti nello studio potrai svolgere lo stesso esercizio vibrando (il vibrato aiuta a trovare un suono più pastoso e timbrato).