Roberto Fabbriciani

Falaux

Insegnante
Staff Forum
8 Luglio 2019
58
2
Inutile soffermarci sul curriculum del grande Roberto Fabbriciani. C'è addirittura una voce Wikipedia su di lui.
Il suo immenso apporto allo sviluppo della musica contemporanea è sotto gli occhi di tutti.

Sfogliando qualche social network mi è balzato agli occhi (e alle orecchie) questo video che purtroppo non rende onore alla sua leggendaria carriera.


Com'è possibile suonare (e soprattutto proporla su una rete tv nazionale) il Presto di Enescu in questa maniera?
Problemi d'età? Giornata storta? Flauto completamente sfiatato ed insuonabile?
Oppure a furia di emettere fischi, suoni percussivi con i tamponi, suoni soffiati (tipici della musica contemporanea) ci si riduce poi a non riuscire a timbrare bene neppure una nota?

Voi cosa ne pensate?
 

Nicola

Well-known member
26 Gennaio 2021
96
20
Concordo con te: questa performance di R. Fabbriciani è davvero brutta; sembra suonare uno studentello alle prime armi. Va detto però che qui il flautista è già anziano (credo 76 anni). Personalmente ho ascoltato dal vivo diversi mostri sacri in fine carriera ottenendone una brutta impressione, ad esempio molti anni fa a Napoli il chitarrista Alirio Diaz. Lo stesso J. Galway non è più quello di un tempo; in un concerto di alcuni anni fa a Padova non mi ha entusiasmato e in rete si trovano suoi video in cui risulta davvero pessimo. Se ascoltate la Ricciarelli di oggi prendete paura.
Sappiamo che suonare, fare musica è difficile, così, quali "compagni di sventura", dovremmo essere più comprensivi. Tuttavia, un artista dovrebbe comprendere quando è il momento di smettere e non si capisce il perché non lo faccia (incapacità a stoppare la propria ragione di vita? Avidità di guadagno? Ego spropositato?).
Senza considerare il naturale decadimento fisico, è necessario un continuo allenamento per mantenersi in forma e forse qualcuno ha smesso di praticarlo.
Vi sono però esempi di personalità che fino a tarda età hanno suonato o suonano ad alti livelli, vedi ad esempio Peter-Lukas Graf, Horowitz, Holliger, Argerich, Schiff.
Se proprio devo incolpare qualcuno, indicherei i responsabili delle emittenti radio-TV, dei teatri, i direttori artistici che presentano ed espongono al pubblico "stelle cadenti". Vi è capitato di ascoltare o leggere critici e musicologi che elogiano performances o personalità scadenti? E che dire di alcuni professori di Conservatorio?
Il grande nome fa cassetta, ma la cultura, il bello, l'arte non dovrebbero essere usate con il solo fine del lucro e non dovrebbero essere assoggettate alla fama, alla moda del momento, allo share, all'appartenenza ideologica.
Nonostante tutto ogni cosa può esserci utile per imparare e indirizzarci: questi cattivi esempi ci mostrano come non dobbiamo suonare e dalle critiche che rivolgiamo agli altri dobbiamo imparare ad essere altrettanto esigenti verso noi stessi. Poi ognuno fa quel che può.